Intervista Flash: Svart Vold

Svart Vold è il nome di una nuova realtà che va ad inserirsi nella multiforme e tumultuosa scena metal italiana. ha intervistato per voi i ragazzi del gruppo: sentiamo come la pensano!!!

 

[MW] Visto che siete alla prima intervista in questo sito, perché non presentate ai nostri lettori quando ed in che modo avete iniziato il vostro percorso nel mondo underground?

L'idea di formare il gruppo è nata a me (Carto, bassista e cantante) e a mio fratello CJ (batteria), perchè entrambi sentivamo la mancanza di un progetto estremo di musica originale. Avevamo già militato insieme in una band punk di nome Smocking Fuse, ma volevamo qualcosa di più estremo. Allora ci siamo messi in cerca dei rimanenti membri della futura band, e abbiamo trovato in Peli from Hell (growl&scream) e in Bobby (chitarra solista) la grinta necessaria al progetto. Con l'arrivo di Matto alla seconda chitarra il combo era finalmente completo. Abbiamo subito iniziato a buttare giù i primi pezzi, con l'obiettivo di suonare la nostra musica e farla arrivare il più possibile alle orecchie della gente.

[MW] Da quali generi e bands è influenzato il gruppo?

Abbiamo tutti influenze molto diverse. I chitarristi arrivano dall'hard rock e dal grunge, mentre io e mio fratello ascoltiamo davvero di tutto, con una prevalenza di Thrash e Death. Discorso a parte per Peli, per il quale esiste solo il Death Metal...

[MW] So che potrebbe non essere facile farlo, ma potreste commentare il vostro ultimo lavoro?

Credo che ogni nostro commento sarebbe scontato, poichè siamo giudici di parte! Finora i commenti ricevuti su "the black poison" sono stati buoni; noi siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto, perchè a nostro parere la produzione di Federico Pennazzato è ottima e non potevamo chiedere di meglio, ora. Indubbiamente questo è il nostro primo lavoro "serio" e l'obiettivo principale è quello di farsi conoscere: siamo già in fase di scrittura dei nuovi pezzi, infatti. Più che altro aspettiamo di leggere il parere della critica, perchè solo attraverso commenti imparziali e obiettivi si può pensare di migliorare il nostro lavoro. Considero "THe Black Poison" non tanto un punto di arrivo, quanto uno di partenza.

[MW] La scena metal underground è indubbiamente inflazionata da tantissmi gruppi, per cui (spesso) risulta necessario presentare delle composizioni che si facciano notare nel marasma delle varie scene musicali. Ritenete che le vostre canzoni abbiano da dire qualcosa in più o di diverso da quello che è già stato detto nell'affollatissimo mondo metal?

Noi suoniamo la musica che ci piace, cercando di metterci l'anima. Non so dire se quello che facciamo sia realmente innovativo, anzi credo di no, più che altro cerchiamo di essere piacevoli a chi apprezza questo genere di musica.
Dalla nostra penso abbiamo alcune parti del cantato in italiano e una concezione musicale non chiusa, che ci porta a influenzare i nostri pezzi con qualsiasi cosa ascoltiamo!

[MW] Cosa pensate del panorama underground nazionale?

Credo che l'underground nazionale sia un vero fermento di band valide dalle ottime possibilità: basta farsi un giro su MySpace per rendersene conto. Il vero problema secondo me non sta tanto nell'undergound, quanto nel mondo che ci gira attorno. Nessuno in Italia, a livello mainstream, si preoccupare di sondare questo mondo - e penso che qualcuno ora dirà che è meglio così. Però è anche un peccati vedere tante potenzialità scontrarsi con l'impossibilità di farsi conoscere attraverso le radio, i mezzi di comunicazione tradizionali insomma; per non parlare della situazione locali, che è disastrosa. Una band che produce e suona la propria musica oggi ha un'enorme difficoltà a trovare posti dove suonare: alla maggior parte della gente piace andare a sentire qualche banale cover band oppure a ballare in discoteca. Tutto questo è un po' triste, visto il fermento e la proliferazione di buona musica che c'è nella nostra scena undergorund.

[MW] La carriera di un gruppo musicale (pur breve che possa essere) è sempre costellata di avvenimenti più o meno positivi. Cosa vorreste cancellare e cosa ricorderete per sempre della vostra esperienza di gruppo, dagli inizi inizi sino ad ora?

Parlo a titolo personale, visto che io sto rispondendo a questa intervista. Il momento che ricorderò per sempre è stata un'esibizione live in un locale di Cassinasco (AT): è stato davvero uno spettacolo vedere così tanti metallari pogare con la nostra musica!
Il momento da dimenticare è sicuramente la nostra prima esibizione live: eravamo agitati, impreparati, avevamo un solo microfono che Peli doveva giostrarsi tra se stesso e me, un impianto ridicolo e poca gente. Alla fine è stato un parziale successo, ma non abbiamo suonato un brano giusto!

[MW] Come giudicate il veicolo "internet" per la promozione della scena musicale?

Credo che internet abbia amplificato in maniera enorme le possibilità di farsi sentire di una band emergente. Il solo fenomeno MySpace è un veicolo promozionale e pubblcitario incredibile: chi ha tempo di spammare sarà ricompensato!
Inoltre credo che internet abbia finalmente abbattuto quelle barriere spaziali che frenavano la circolazione della musica, ma in generale delle idee. Oggi io posso scambiare vedute musicali con un gruppo che sta a centinaia di chilometri da me, stando comodamente seduto in casa: credo che questo sia fantastico.

[MW] Visto che ne stiamo parlando.... quanti CD originali acquistate ogni mese? E quanti ne ascoltate?

CD originali purtroppo pochissimi: il loro costo è elevato per noi che siamo tutti studenti (chi universitari, chi liceali) o comunque che lavoriamo ma abbiamo anche altre spese (leggi benzina in primis, e poi sala prove, ecc). Capisco che anche i musicisti e le etichette devono sopravvivere, come potrei non capirlo che vivo nel mondo underground er ne faccio parte? Il problema è che quando confronti i prezzi dei cd nostrani con quelli che puoi comprare in altri paesi, ti chiedi se ci sia qualcosa che non va. Io spenderei volentieri anche 12-15 euro per comprare un cd undergound, e molto spesso quando vado ai concerti lo faccio, però quando vedo le produzioni (soprattutto mainstream) a prezzi che sfiorano anche i 25 euro, beh, il mio protafogli resta in tasca. 25 euro sono 4 ore del mio lavoro!
Se parliamo invece dell'ascolto, io personalmente ascolto musica in ogni situazione della mia giornata, dallo studio, alla lettura, alla scrittura, al viaggio ecc... Come potrei farne a meno?

[MW] Cosa vuole fare il vostro gruppo "da grande"?

Continuare a suonare la musica nostra e che ci piace, senza svendersi a logiche di mercato. Nessuno di noi considera la possibilità di fare diventare quello del musicista il lavoro della propria vita (se questo poi avverrà, ben venga eh!)... Tuttavia continuare a suonare metal è ciò che vogliamo fare. Magari il gruppo prima o poi si scioglierà (facciamo le corna!) ma finchè staremo insieme, seguiremo la strada che i nostri piedi ci faranno fare.

[MW] Ok, ragazzi! Lo spazio a nostra disposizione sta per terminare, ma voglio lasciarvi carta bianca per l'ultimo messaggio. A voi la parola, siete liberi di esprimervi!

Sarebbe l'ora dei proclami, no? Bene, ne approfitto e ne faccio uno anche io.
Ascoltate l'undergound, qualsiasi sia il vostro genere preferito! Ascoltate più musica possibile, fatela girare, scambiatevi pareri e conoscenze, lasciate che la musica pervada la vostra vita: non c'è bisogno di essere musicisti o critici musicali per avere la musica nel cuore: c'è chi il cuore lo ha che batte a doppio pedale, o chi vibra al solo tocco di una chitarra classica... non importa cosa, l'importante è che ascoltiate tanta musica, di quella buona. Boicottate i locali dove non c'è musica dal vivo, supportate le bands, scrivete articoli, leggete riviste, informatevi... insomma, aiutateci e aiutatevi a sopravvivere nella marea di putrido capitalismo musicale che negli ultimi decenni ha avviluppato il nostro paese. Liberate la musica!

Intervista di Jerico Articolo letto 714 volte.

 


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